PUNJAB - LA CERIMONIA AL CONFINE TRA INDIA E PAKISTAN
Siamo diretti al Wagah Border, a circa 30 km da Amritsar nello stato indiano del Punjab, dove tutte le sere al tramonto si svolge la cerimonia della chiusura della frontiera tra l’India e il Pakistan.
Percorrendo a piedi il lungo viale che conduce al confine incontriamo molteplici posti di blocco dove veniamo sottoposti a numerosi controlli da parte delle guardie armate indiane della B.S.F. – la Border Security Force.
Finalmente riusciamo a prendere posto sulle gradinate sul lato della strada che conduce al cancello che separa l’India dal Pakistan. E’ riservato uno spazio in buona posizione per noi “stranieri”. Al di là del cancello, in terra pakistana, si ripete la stessa scena.
Con il calare del sole l’atmosfera comincia a scaldarsi: ci stiamo preparando ad assitere ad un evento che mai e poi mai ci saremmo aspettati di vedere in questa terra desolata.
Prima dell’avvio della cerimonia vera e propria, gli speakers di entrambe le fazioni trascinano la folla colorata ed entusiasta in cori patriottici.
Una fila lunghissima, soprattutto di donne e ragazze, attende di percorrerre di corsa il breve tratto di strada fino al cancello sventolando con orgoglio la bandiera della propria nazione.
Sul fronte pakistano, dalla massa di folla da cui emerge la macchia bianca degli uomini con il classico abito nazionale, camicione chiaro indossato sopra pantaloni dello stesso colore e quella più scura delle donne con il burka, si alzano inni e cori patriottici volti a sovrastare quelli indiani.
All’improvviso, sul lato indiano la musica tipica del Punjab a tutto volume attira un gruppo di donne che si scatenano in una improvvisata danza…sembra quasi di essere a Bollywood, l’energia che trasmettono ed i loro sorrisi sono contagiosi.
Ci siamo: la vera cerimonia sta per cominciare. Le milizie dei due paesi, la Border Security Force per l’India e i Pakistan Rangers del Punjab, indossano uniformi molto simili ma di diverso colore, corredate da un copricapo particolare con una cresta a ventaglio, anche questo identico ma di colore diverso, rispettivamente rosso e nero.
Si esegue uno strano rituale. I soldati si “sfidano” incitati dalle rispettive tifoserie con marce a passo dell’oca, slanciando la gamba destra il più in alto possibile e gridando con urla di sfida davanti al cancello che si apre e si chiude ripetutamente.
La cerimonia si chiude con l’ammaina bandiera, un complicato gioco di fili effettuato contemporaneamente da entrambe le parti.
La folla si acquieta e prima di prendere la via del ritorno si fa fotografare con gli altissimi militari dagli strani copricapi a ventaglio.